“SensoriAbile anch’io” è il progetto innovativo per una società più accogliente e inclusiva per le persone con deficit visivo

Il progetto “SensoriAbile anch’io“, pensato, sviluppato e promosso da Fondazione Robert Hollman, Università degli Studi di Padova, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sezione di Padova, Aniomap e Comune di Padova, è una sperimentazione innovativa di partecipazione attiva che coinvolge, per la prima volta, un territorio comunale sul tema della disabilità visiva legato all’inclusione.

L’agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile dichiara che, attraverso azioni comunitarie condivise, è possibile giungere a una sostenibilità e inclusività dei luoghi e degli spazi urbani, per garantire a ogni cittadino una piena accessibilità alle strutture, ai servizi e a tutte le attività che la città offre.

Partendo dunque dal programma delle Nazioni Unite, con una riflessione sul miglioramento della qualità di vita e del benessere delle persone con deficit visivo, “SensoriAbile anch’io” intende favorire una maggiore accessibilità e accoglienza verso chi ha difficoltà visive nella fruizione dei diversi servizi inseriti nel contesto cittadino di Padova. Inoltre, il progetto vuole promuovere una “cultura pensante” sensibile, inclusiva e attenta alle esigenze delle persone con disabilità visiva; avviare processi partecipati di cambiamento sociale e progettuale; puntare l’attenzione sull’importanza dell’ambiente come facilitatore ambientale e relazionale a favore dell’inclusione.

Per raggiungere questi quattro obiettivi sono state rese protagoniste 12 realtà cittadine, due per ognuna di queste sei aree di intervento:

  • CULTURA E TURISMO: Museo universitario di Scienze archeologiche e Biblioteca civica Brentella;
  • SERVIZI E TRASPORTI: Ufficio Anagrafe centrale del Comune di Padova e Bus Italia Veneto;
  • ISTRUZIONE: 13° Istituto comprensivo “Giuseppe Tartini” e Liceo delle Scienze Umane dell’Educandato statale San Benedetto;
  • SPORTIVA E DEL TEMPO LIBERO: Impianti sportivi Cus di via J. Corrado e Parco dei Girasoli;
  • SOCIOSANITARIA: Hospice pediatrico e Uffici amministrativi e ambulatori della sede dell’Ulss6 Euganea di via Scrovegni;
  • COMMERCIALE: filiale di via VIII febbraio di Intesa San Paolo e Agri mercato coperto Campagna Amica “Terre del Santo” di Coldiretti Padova.

Il progetto sta procedendo attraverso cinque fasi di sviluppo iniziate a ottobre 2023 e che si concluderanno a maggio 2025.

Si è partiti dall’analisi dei bisogni cittadini e dei servizi mediante la somministrazione di questionari a persone con disabilità visiva, ai loro caregivers, per promuovere azioni efficaci sull’accessibilità percepita a Padova, e ai dodici servizi (dirigenti, dipendenti, operatori…), per meglio comprendere le loro necessità rispetto al mondo della disabilità visiva.

Nel corso di tutta la sperimentazione per poterne vagliare i risultati e l’eventuale efficacia, sono stati somministrati tre questionari ai referenti dei servizi prima, dopo e a tre mesi dall’incontro esperienziale; altri tre questionari agli operatori prima della visione del video formativo, a due settimane e a tre mesi dall’incontro esperienziale.

Per quanto riguarda la sensibilizzazione e la formazione teorica ed esperienziale, a gennaio 2024 è iniziato il percorso dei soggetti coinvolti per riconoscere quelle barriere, sia ambientali che relazionali, che le persone cieche e ipovedenti incontrano nello svolgimento quotidiano delle proprie azioni.

La parte teorica propone la visione asincrona di un filmato di 45 minuti (vedi il promo) per introdurre alla disabilità visiva, mentre quella esperienziale un incontro guidato da équipe multidisciplinari (istruttori di orientamento e mobilità, educatori, terapisti, psicologi…) che propone ai partecipanti una simulazione immersiva di deprivazione visiva, totale e parziale. Avvicinandosi alla diversa prospettiva dell’utente che si ha di fronte, nel rispetto delle sue specificità, l’obiettivo è suscitare riflessioni condivise sul proprio servizio per mettere in atto facilitazioni ambientali e relazionali, che permettano di renderlo più accogliente.

A conclusione di ogni incontro esperienziale, viene predisposto insieme agli operatori un documento “su misura” per il proprio servizio, una sorta di vademecum illustrato con la funzione di strumento operativo per migliorare l’accessibilità e l’accoglienza.