Il Consiglio della Fondazione Robert Hollman si è riunito a Cannero Riviera, proprio in questi giorni, per ricordare e per celebrare con tutto il personale del Centro sul lago Maggiore l’importante traguardo raggiunto di 45 anni di attività.
Era il luglio del 1979, quando venne inaugurato il Centro pilota di Cannero, unico all’epoca nel suo genere in Italia con l’obiettivo di offrire «riabilitazione e recupero medico-sociale per bambini ciechi pluriminorati da zero a sei anni». La struttura a settembre di quell’anno iniziò ad accogliere i primi bambini (poteva ospitarne fino a un massimo di dodici) che inziarono ad alloggiare con periodici rientri in famiglia, in occasione delle festività. I piccoli vivevano la loro quotidianità accuditi dalle operatrici, che definivano e attuavano programmi e attività educative, riabilitative e terapeutiche secondo obiettivi personalizzati.
A distanza di 45 anni, ogni anno il Centro sul lago Maggiore accoglie al suo interno più di cento bambini dai zero fino ai quattro anni e le loro famiglie, attraverso soggiorni pensati e strutturati sulla base delle loro necessità ed esigenze.
Dichiarano Maria Eleonora Reffo, direttrice generale, ed Elena Mercuriali, direttrice clinica: «Il modello della residenzialità, che ha raggiunto la sua attuale fisionomia con un lungo percorso condiviso di professionalità ed esperienze cominciato nel lontano 1979, pone al centro del processo di cura i bambini e le famiglie, nel desiderio di supportare la crescita, il benessere e dunque la qualità della vita».