Bambini e adolescenti con disabilità visiva: convegno internazionale su qualità della vita e partecipazione sociale

Come cambia la qualità della vita di un giovane con disabilità visiva in Italia e nel resto d’Europa? E in che modo questa condizione influenza la partecipazione alla vita sociale? Se ne discute giovedì 20 novembre, a partire dalle ore 14.00, presso la Sala Pirelli di Palazzo delle Stelline (Corso Magenta 59, Milano), nel corso della conferenza internazionale “Quality of Life of children and adolescents with visual impairments” organizzata dalla SC Neurologia, Salute Pubblica e Disabilità dell’Istituto Neurologico Carlo Besta.

L’evento rappresenta un momento di confronto e approfondimento attorno ai risultati del progetto europeo SeeMyLife, coordinato dall’Ospedale Universitario di Strasburgo e condotto in sei paesi: Francia, Italia, Germania, Belgio, Polonia e Lituania. Il progetto indaga la qualità di vita, il funzionamento e la partecipazione sociale di bambini e adolescenti con disabilità visiva, tra gli 8 e i 18 anni, con un’attenzione particolare all’esperienza di presa in carico clinica dei minori e delle loro famiglie.

Dai dati raccolti sul campione italiano – reclutati dalla Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, dalla Fondazione Robert Hollman di Padova, dall’Università di Ferrara, dal Centro di Retinite Pigmentosa di Camposampiero e dalla Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano – emerge con chiarezza che, sebbene la disabilità visiva influenzi lo sviluppo dei bambini, le loro esperienze soggettive, emotive e relazionali risultano ancora poco esplorate.

Nel contesto del quadro legislativo italiano sulla valutazione della disabilità, recentemente aggiornato, i risultati di SeeMyLife assumono una particolare rilevanza: essi offrono indicazioni preziose per la pratica clinica e per una valutazione biopsicosociale, promuovendo un approccio che integri fattori individuali e ambientali e stimoli nuove prospettive sulla disabilità, utili a guidare politiche e interventi coerenti con la normativa vigente, eliminando barriere e promuovendo facilitatori.

La conferenza del 20 novembre sarà dunque un’occasione per condividere con importanti relatopri internazionali e nazionali esperti del settore, evidenze scientifiche, buone pratiche e riflessioni sulle esigenze reali dei bambini e adolescenti con disabilità visiva, con l’obiettivo di contribuire a una visione più completa e attenta della loro qualità di vita.