Nei primi mesi del 2024 è stata donata a centinaia di realtà italiane (istituti e centri tiflodidattici che si prendono cura di bambini con deficit visivo, ospedali pediatrici, associazioni, biblioteche…) l’edizione riadattata del libro illustrato tattile Una casa per Fiammetta che lo scorso 28 ottobre in Salaborsa a Bologna, nell’ambito della premiazione del concorso nazionale di editoria tattile “Tocca a te!”, è stata ufficialmente presentata insieme all’autrice e al gruppo di lavoro che ha studiato e reso fattiva la riproducibilità della storia in oltre duecento copie.
Il libro, realizzato in modo artigianale tra le mura di casa dai creativi fratelli romani Claudia e Andrea Sorrenti durante il lockdown del 2020, è stato il vincitore del concorso biennale “Tocca a te!” del 2021 e del premio “Editabilità” al concorso internazionale di libri tattili “Typhlo&Tactus” 2022.
Per essere riprodotto in oltre duecento copie, l’albo è stato riadattato nel corso dell’ultimo anno grazie a un sinergico lavoro di squadra coinvolgendo più professionisti che hanno messo a disposizione conoscenze e competenze per fare in modo che la storia della piccola fiammella, uscita da un vulcano e in cerca di un suo posto nel mondo dove rendersi utile ed essere felice, arrivi tra le mani – e le dita – di più lettori possibili.
La pubblicazione che, oltre al testo in nero e in Braille, si compone di immagini semplificate e ad alto contrasto cromatico, alcune delle quali in rilievo, ha visto la luce nei mesi scorsi grazie alla Fondazione Robert Hollman, alla Federazione Nazionale delle Istituzioni pro ciechi, alla prof.ssa Enrica Polato, esperta di libri inclusivi, a Matteo Franceschetti, esperto di soluzioni tipografiche, e alla casa editrice Punti di vista.
L’associazione Fiori Blu, impegnata da oltre dieci anni nel sostegno dell’inclusione e dell’autonomia dei bambini e dei ragazzi con deficit visivo, ha finanziato la realizzazione delle duecento copie.
«Rendere accessibile un libro illustrato per un bambino con disabilità – spiega Maria Eleonora Reffo, direttrice della Fondazione Robert Hollman – non è un lavoro semplice. Richiede un forte investimento in termini economici e di tempo, ma crediamo nella ricerca, nel lavoro di squadra e nell’evoluzione tecnologica perché questa possa diventare una strada sempre più percorribile già da ora. Il nostro obiettivo è uno soltanto: avvicinare i bambini con o senza disabilità al magico mondo delle parole, delle immagini e della fantasia per sostenerli nello sviluppo e nell’inclusione scolastica e sociale».